Anno all’Estero , Mobilità Internazionale e Formazione Scuola-Lavoro (ex PCTO)

Il decreto legge D.L. 9 settembre 2025, n. 127 non modifica la legge vigente e il Consiglio di Classe mantiene la facoltà di riconoscere le ore di Formazione Scuola-Lavoro per chi frequenta un periodo di scuola all’estero.

Mobilità internazionale: l’esperienza all’estero è valida ai fini della Formazione Scuola-Lavoro ex PCTO

Trimestre, Semestre e Anno all’estero, mobilità internazionale cosa dice il Ministero dell’Istruzione?


Il Decreto‑legge 9 settembre 2025, n. 127 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 209 del 9 settembre 2025) stabilisce che a partire dall’anno scolastico 2025/26 i percorsi denominati Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) saranno da ora in poi denominati Formazione Scuola‑Lavoro.

Cambia solo la denominazione ma non la sostanza: il decreto (art. 1, comma 6) chiarisce che “Restano fermi gli obblighi di attivazione, i contenuti formativi, gli obiettivi generali e le finalità educative previsti dalla normativa vigente.”

Questo passaggio conferma la continuità normativa: le disposizioni previgenti — comprese quelle relative al riconoscimento di esperienze all’estero — restano valide. Pertanto, anche nella nuova “Formazione Scuola-Lavoro”, le regole contenute nella nota MIUR 3355/2017 e nel DM 774/2019 continuano a valere.

Per gli studenti in mobilità internazionale, secondo i chiarimenti interpretativi del MIUR (nota del 28/3/2017), è facoltà del Consiglio di Classe stabilire il riconoscimento dell’esperienza all’estero anche quantificando le ore di Formazione Scuola-Lavoro (ex PCTO).

In seguito alle indicazioni del MIUR molte scuole superiori hanno snellito la parte burocratica ed evitato di ricorrere alla sottoscrizione di una Convenzione per gli studenti in Mobilità Internazionale per riconoscere le ore di Formazione Scuola-Lavoro.

La maggioranza delle scuole superiori italiane ha messo a sistema la Mobilità Internazionale fissando il patto formativo tra studente-scuola-famiglia e indicando già le ore che verranno riconosciute (es. 30 ore per un trimestre, 60 ore per un semestre, 90 ore un anno scolastico all’estero).

Riferimenti normativi

Il Ministero dell’Istruzione (all’epoca denominato MIUR), nella sua nota “Chiarimenti interpretativi del 28/03/2017” in tema di Alternanza Scuola Lavoro, dichiara che l’esperienza all’estero dello studente, in una famiglia e in una scuola diverse dalle proprie, contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, individuale e relazionale e dichiara, inoltre, che imparare ad orientarsi al di fuori del proprio ambiente umano e sociale, utilizzando le “mappe” di un’altra cultura, esige un impegno che van ben oltre quello richiesto dalla frequenza di un normale anno di studio e comunque mira all’apprendimento di competenze utili all’effettivo futuro inserimento nel mondo del lavoro, quali, e non ultimi, lo studio e la pratica intensiva della lingua straniera.

Anche nelle linee guida per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), pubblicate con Decreto n.774 del 4 settembre 2019, ricordano l’opportunità di potenziare gli aspetti interculturali e internazionali dell’istruzione con ”situazioni immersive in lingua straniera, anche all’estero.”     

La nota MIUR n.3355 del 28 /03/2017, punto 7 […] dichiara che è compito del Consiglio di Classe valutare il percorso formativo partendo da un’analisi della documentazione rilasciata dall’istituto straniero e presentata dallo studente per arrivare ad una verifica delle competenze acquisite rispetto a quelle attese. Il Consiglio di Classe ha, quindi, la responsabilità ultima di riconoscere e valutare tali competenze, evidenziandone i punti di forza, ai fini del riconoscimento dell’equivalenza, anche quantitativa, con le esperienze di alternanza concluse dal resto della classe in cui verrà reinserito lo studente al suo rientro. Nel caso, infine, di esperienze all’estero di durata inferiore all’anno scolastico, valgono le stesse considerazioni che precedono, salva la possibilità per gli istituti scolastici di attivare esperienze di alternanza ritenute necessarie all’eventuale recupero e allo sviluppo di competenze non ancora acquisite.

Incontri nelle scuole

Astudy, su invito delle scuole, offre la propria disponibilità a partecipare a riunioni informative per chiarire dubbi e rispondere alle domande di studenti e genitori.

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